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Il concetto del Toolkit può essere decostruito se lo pensiamo nei termini della metafora di un viaggiatore che sta per partire. In questo caso il viaggiatore è l’insegnante e il viaggio è la pratica dell’insegnamento. Prima di partire il viaggiatore avrà bisogno di un punto di partenza, e di mettere in valigia gli strumenti che potrebbero essergli utili. Durante il viaggio potrà levare alcuni strumenti dalla sua valigia e aggiungerne di nuovi, o trovare modi nuovi per utilizzare gli strumenti con cui ha iniziato il suo percorso. Il viaggiatore non sa dove il viaggio lo porterà, e chi o casa incontrerà sul suo cammino, ma il suo bagaglio (metafora per il Toolkit) gli permetterà di migliorarsi e di rendere il viaggio più proficuo.

Per questo bisogna considerare il toolkit come una rappresentazione dinamica di strumenti utili e necessari per un viaggio nell’insegnamento. Del resto gli strumenti nella valigia possono essere usati differentemente dal viaggiatore in base al contesto e all’ambiente, o in base al tipo di viaggio. Per tornare alla sfida iniziale posta dal divario tra i progressi della tecnologia e dei media digitali e il programma di insegnamento, il Toolkit fornisce approfondimenti su vari strumenti digitali e applicazioni, e fornisce le linee guida e i suggerimenti su come questi strumenti possono essere usati per aiutare gli adulti a migliorare il proprio livello di alfabetizzazione sfruttando le risorse messe a disposizione dall’attuale panorama digitale.

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